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detta anche
La strada dei tronchi
Percorso:
Tempo di percorrenza: 4 ore
Dislivello: 709 metri
Le tappe del percorso: da Asiago –
Provinciale per Bassano fino a Turcio e osteria
Fontanella; al bivio, deviazione a sinistra per
Sasso (Frazione del Comune di Asiago); prima di
entrare in paese, deviazione a destra per strada
poderale (circa 300 metri) fino all'imbocco
della Calà del Sasso e quindi, Valstagna -
Oliero.
Difficoltà: Il percorso è rischioso
soprattutto nel disgelo primaverile e dopo
temporali o piogge dilavanti, per il pericolo di
crolli. In condizioni normali, invece, è
impegnativa solo la salita.
Periodo consigliato: Luglio, agosto,
settembre.
Cartografia essenziale: KOMPASS 78;
IGM Asiago; IGM Valstagna.
Notizie: Strada asfaltata e pressoché
pianeggiante fino alla poderale (non
percorribile in auto); a piedi si scende la Calà
del Sasso. Nel suo insieme il percorso si svolge
in mezzo a prati, folto bosco e pascoli.
Il percorso dei 4444 gradini in pietra di
calcare grigio parte da Sasso, scende la valle e
finisce a qualche centinaio di metri dalla
chiesa di Valstagna. La strada è affiancata da
una cunetta dove scendevano i tronchi che a
Valstagna erano gettati nel Brenta, per arrivare
fino a Venezia, dove venivano utilizzati per la
costruzione di navi della Serenissima.
La gradinata è inserita in un ambiente molto
ricco dal punto di vista naturalistico e rimasto
intatto. |
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Calà, cioè "calata", nel senso di
"discesa", e il nome con il quale è conosciuta la via antica che
collega il centro abitato
T di Sasso (Comune di Asiago - Provincia di Vicenza), snodandosi
lungo la valle omonima, con la località "Fontanella" situata sul
fondo della Val Frenzela. La Calà fu costruita, secondo gli
storici, verso la fine del secolo XIV0, dal Comune di Asiago
allo scopo di dotarsi di una strada propria per collegarsi con
il paese di Valstagna e con la via fluviale costituita dal fiume
Brenta; essa fu realizzata all'epoca in cui il territorio
vicentino era sottoposto al dominio di Gian Galeazzo Visconti in
un periodo nel quale anche il Comune di Gallio, con fine
analogo, costruì una via lungo la Val Frenzela, onde sottrarsi
al pagamento del pedaggio imposto dal Comune di Foza a quanti
dovevano attraversare il suo territorio per portare le mercanzie
fino a Valstagna.
La Calà, fu realizzata come denuncia
la sua stessa struttura ed in particolare la presenza del
cunettone per lo scivolamento dei tronchi, principalmente per il
trasporto a valle del legname, tagliato sull'AJtopiano dei Sette
Comuni e destinato alla pianura veneta; non va dimenticato, a
tal proposito che a partire dagli inizi del secolo XV0 e fino
alla fine del XVIII0 secolo, l'Altopiano rifornì l'arsenale di
Venezia di materiale necessario per l'allestimento delle navi
(come testimonia, del resto, il toponimo "Col dei remi" ubicato
nella stessa zona della "Calà"). La via venne riparata una prima
volta nel 1491 quando, data l'onerosità dell'opera di ripristino
della strada rovinata, la Repubblica di Venezia stabilì che la
spesa relativa fosse sostenuta da tutti i Comuni circonvicini
che la utilizzavano (Asiago - Gallio - Foza - Roana
- Lusiana e Valstagna); nei secoli seguenti la continua
manutenzione permise di mantenere costantemente in efficienza la
"Calà".
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L' importanza della
via decadde in seguito alla costruzione della rete di strade
carrabili avvenuta tra la metà del secolo scorso e i primi
decenni dell'attuale (iniziata con la via detta
del "costo" che collega Caltrano con Asiago, realizzata a cura
del Governo Austriaco intorno al 1850) e con la messa in
funzione nel 1909 della ferrovia da Piovene Rocchette ad Asiago.
In seguito e fino ai tempi relativamente recenti la "Calà" è
stata utilizzata dagli abitanti dei dintorni come via di
comunicazione pedonale o per trasporti di merce di piccola
entità a dorso di mulo. La devastante alluvione del 1966,
preceduta probabilmente dagli effetti di una non adeguata
manutenzione, provocò la distruzione in più punti della "Calà"
con l'asportazione della massicciata in pietra. Negli ultimi
anni la via ha riacquistato importanza come percorso turistico
in considerazione del valore storico del manufatto della "Calà"
(che costituisce una notevole opera di ingegneria stradale
antica date le caratteristiche costruttive e tenuto conto delle
difficoltà tecniche affrontate dai costruttori e dei mezzi a
disposizione degli stessi) e del contesto ambientale in cui esso
è inserito. |