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La prima
adunata nazionale degli alpini
(Monte Ortigara, 5-7 settembre 1920)
Dopo 86 anni di nuovo sull'Ortigara,
il monte tragicamente celebre per la
battaglia del 1917
Per
non dimenticare
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Il
Convegno sulla vetta dell'Ortigara
era stato previsto per 400 soci
della neonata Associazione
Nazionale Alpini. La colonna
preceduta dalla fanfara del
Battaglione alpini "Belluno"
partì da Grigno e in 5 ore
raggiunge Barricate. Da qui a
Campo Magro, dopo una sosta
venne raggiunto l'accampamento.
Qui, dopo aver dormito nelle
tende con paglia e
coperte, i convenuti partirono
per al vetta dell'Ortigara dove
trovarono oltre un migliaio e
mezzo di persone giunte da ogni
parte del Trentino e del Veneto,
rappresentanze, vecchi
combattenti, semplici montanari
riuniti per celebrare con
l'Associazione Nazionale Alpini(A.N.A.)
il sacro rito. La cima dell'Ortigara
era popolata da una folla
addensata ai vessilli. E questo
fu per L'A.N.A. il vero successo
dell'adunata, sanzionato
dall'intervento spontaneo e
caloroso dei valligiani.
Doveva sorgere sulla vetta una
colonna mozza con la scritta
"Per non dimenticare", ma il
monumento non poté essere
solennemente scoperto perché
mancava il basamento. Tuttavia
la colonna era stata
puntualmente e faticosamente
trasportata fin lassù.
Sul posto venne celebrata al
messa e il cappellano militare
padre Giulio Bevilacqua parlò
con commossa eloquenza
rievocando il cruento sacrificio
di 18 Battaglioni alpini e di 15
compagnie mitragliatrici che
operarono durante la Grande
Guerra (1915-1918).
Nella serata del 6 settembre i
partecipanti al raduno
raggiunsero Trento dove
ricevettero affettuose e calde
accoglienza.
Il 7 settembre, composto un
corteo, sotto una vera pioggia
di fiori, i radunisti salirono
al Castello del Buonconsiglio
dove resero omaggio alla fossa
di Cesare Battisti. Nel palazzo
delle scuole venne poi tenuto il
congresso dell'Associazione.
(articolo tratto dal sito
www.anaconegliano.it)
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