Tetrao
urogallus, Nome comune: GALLO CEDRONE o
UROGALLO (Inglese: capercaillie)
Ricorda vagamente un grosso tacchino. L’aspetto
esteriore del maschio e della femmina (detta
gallina) è molto diverso (dimorfismo sessuale) e
questo in ragione anche dei loro differenti
ruoli. Il piumaggio del maschio è piuttosto
vistoso, caratterizzato da riflessi metallici verdi e blu;
l’occhio è adornato da un “sopracciglio” carnoso,
di colore rosso acceso, detto caruncola.
Le penne del mento, di forma lanceolata, possono
essere erette volontariamente nel periodo degli amori e formano
una specie di barba.
Questo splendido “abito” viene utilizzato dal
maschio per attirare le femmine. Il maschio possiede una
lunghezza totale di 75-95 cm per un peso corporeo che varia, per
gli esemplari delle Alpi italiane, da 3,7 a 4,5 Kg; la femmina
misura 58-68 cm e pesa 1,8-2,4 Kg.
VITA E ABITUDINI:
L’urogallo è
un uccello prudente e schivo. D’inverno trascorre gran parte del
tempo tra i rami
di grosse conifere, che forniscono riparo e cibo.
Il rito amoroso consiste in una singolare “danza”
detta parata, con la coda spiegata a ventaglio,
il capo rivolto all’indietro e la barba eretta.
Il tutto è accompagnato da un canto tanto
caratteristico quanto difficilmente descrivibile,
formato da tre strofe: toc….toc-toc….toc-
toc….klop..crrrrrrrrh, che viene intonato ben
prima del sorgere del sole.
La parata, che serve ad attirare le femmine,
avviene entro porzioni di foresta aperte e ben
definite, dette arene di canto. All’interno di
ogni arena si possono esibire anche più esemplari
maschi contemporaneamente, che, a volte, arrivano
anche a combattere tra loro
CURIOSITA’:
Il gallo cedrone durante la parte finale del
canto (terza strofa) è sordo.
Sia i maschi che le femmine ingeriscono delle
pietruzze, dette gastroliti, che facilitano lo
sminuzzamento e la digestione del cibo vegetale
all’interno dello stomaco.
Capita spesso che, alla fine del periodo degli
amori, i maschi si ingozzino a tal punto di gemme
di larice da non essere più in grado di cantare.
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